Siamo tornati a trovare Leonardo D’Attolico, che lo scorso anno ci aveva portato nei suoi campi, nei pressi dell’aeroporto di Bari, dove ci ha raccontato della varietà di finocchio che la sua famiglia porta avanti da generazioni. Questa volta ci ha fornito i semi di altre tre specie non da frutto da lui custodite: cicoria, bietola da coste bietola da orto (in dialetto nota anche ome 'carota rossa').
La 'Cicoria locale', che Leonardo chiama 'Cima di cicoria' (per distinguerla dalla cicoria da foglia, in quanto se ne consumano i germogli), è una varietà destinata ad essere consumata quasi esclusivamente cruda, con sale olio e aceto. Il periodo di semina ideale è a fine luglio, per poi essere trapianta a fine agosto, anche se c’è anche una selezione della cima di cicoria definita ‘maggiolina’, il cui ciclo colturale inizia con la semina a fine agosto-inizio settembre con trapianto a novembre, che permette di avere prodotto verso fine aprile. La tecnica di riproduzione del seme consiste nel selezionare a maturità le piante con l’aspetto migliore ed estirparle, prelevare il cespo con un taglio netto, e trapiantare la restante parte in un luogo isolato da altre asteracee. La pianta emetterà nuovi getti che andranno a fiore.
Leonardo ci mostra anche le sue bietole da orto, caratterizzate da una foglia completamente rossa. Anche in questo caso per la riproduzione del seme è importantissimo mantenere le piante isolate, soprattutto da quelle della bietola da coste. Il ciclo colturale dura in media 60-70 giorni, e va diminuendo man mano che si avvicina l’estate. La prima semina è a fine agosto con raccolta a dicembre, mentre se si semina a febbraio la raccolta avverrà a maggio. Le dimensioni del fogliame e la larghezza del picciolo della foglia determinano il momento giusto per la raccolta. Non bisogna andare oltre il normale periodo di maturazione, altrimenti la parte edule diventa fibrosa con evidenti filamenti bianchi.
E infine ci mostra la sua bietola da coste, definita anche "bietolina", perché viene raccolta quando ha ancora dimensioni contenute, essendo più richiesta sul mercato locale rispetto alla classica bietola da coste. In questo modo risulta meno fibrosa. Ha una buona resistenza a marciumi, e solitamente non ha bisogno di particolari trattamenti.
Share this page