A Monte Sant’Angelo (FG) Il gruppo di ricerca del partner DAFNE e un rappresentate del partner Spirito Contadino hanno incontrato un agricoltore che, con immensa passione, coltiva ortaggi a due passi dalle Torri Normanne: Giuseppe Trotta. Nei primi giorni di luglio Giuseppe era nel suo orto che si affaccia sul golfo di Manfredonia (fig. 1).

 

Tra il ciglio della strada SS272 e la chiesa dell’Incoronata, gestisce un orto terrazzato di circa 800 m2 (fig. 2, 3) ereditato dal padre dove coltiva le stesse varietà di ortaggi che ha coltivato suo padre per oltre 50 anni: una cipolla dai bulbi di colore rosa (fig. 4, 5), la zucchina bianca (fig. 6), una zucca, prezzemolo (fig. 7), melanzana, cetriolo, il basilico “a cappuccio” (fig. 8) ed inoltre, ortaggi più conosciuti e diffusi in paese quali il 'Friggitello di Monte' (“Pipidign d Mont”) e il pomodoro 'Taragnolo', che vende ai compaesani.

La scoperta per noi più importante però è stata la 'Patata del bosco' (fig. 9) che si temeva fosse estinta. Questa varietà di patata dovrebbe discendere dalle varietà introdotte nei paesi del Gargano nei primi anni dell’800, ma ormai pare che sia stata definitivamente sostituita dalle varietà commerciali. Fortunatamente Giuseppe la coltiva ancora! Giuseppe è un bellissimo esempio di “custode della biodiversità”, che riesce a mantenere e conservare nel suo orto grazie alla dedizione con cui lavora manualmente il terreno, recupera l’acqua piovana per l’irrigazione di soccorso, recupera semi e allestisce i suoi semenzai (fig. 10, 11) senza far ricorso a concimazioni chimiche e trattamenti fitosanitari.

Azioni

INT. RGV2

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