Nel mese di luglio è stata avviata la sperimentazione su quattro varietà locali di cavolfiore ('Cima di cola', 'Agostana', 'Settembrina', 'San Martino') ed un ibrido ('Emeraude'), al fine di caratterizzarle sia dal punto di vista morfologico che nutrizionale, con particolare riferimento alla varietà 'Cima di cola', tipica del territorio barese. 

Dopo aver messo a dimora circa 300 piantine, è stato fatto un primo rilievo in campo per controllare lo stato di salute delle piantine e il loro sviluppo.

Utilizzando i descrittori GIBA, sono stati rilevati diversi parametri per la caratterizzazione delle diverse varietà. I descrittori finora rilevati hanno riguardato, in questa fase iniziale del ciclo, il colore delle foglie e la loro struttura (es. presenza di bollosità o di increspature sulla nervatura centrale), oltre che il loro portamento. Questo tipo di attività è importante per poter caratterizzare e valorizzare le varietà locali, con il fine di preservare la biodiversità e permettere di conservare importanti caratteristiche che possono aiutare a rendere le colture sempre più sostenibili.

Ricordiamo che il nostro dipartimento vede la 'Cima di cola' protagonista anche del progetto di Citizen science "Adotta un seme" al fine di allargare il pool di dati in nostro possesso affidando a cittadini il ruolo di ricercatori.

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