Gli appassionati di giardinaggio che vivono in città e che praticano tale attività soprattutto nei mesi primaverili ed estivi, avranno sicuramente notato come i vasi e le grosse fioriere presenti sui loro balconi o terrazzi si riempiono di una vegetazione lussureggiante e variegata con la ripresa delle piogge tardo-autunnali e con la graduale diminuzione delle temperature. Con l’avanzare dell’inverno infatti (generalmente non particolarmente rigido in Puglia), molti semi di specie spontanee rimasti dormienti nella stagione estiva ritrovano le giuste condizioni ambientali per germimare e riavviano il proprio ciclo biologico senza l’intervento dell’uomo, accontentandosi di poco spazio e dell’acqua piovana donata con parsimonia da madre natura. Ecco che i vasi di tutte le dimensioni si riempiono di specie sinantropiche e nitrofile, ossia di piante che proliferano dove c’è l’uomo e che colonizzano terreni sciolti, lavorati, umidi e particolarmente ricchi di nitrati e di sostanze organiche. Tutte caratteristiche tipiche dei substrati di coltivazione adoperati da amatori di piante ornamentali e dagli orticoltori urbani negli ambienti esterni delle loro abitazioni domestiche. È così che portulaca e amaranto, infestanti tipiche della stagione estiva, lasciano il loro posto a ortiche, centocchi, grespini e veroniche, tutte specie edùli alcune delle quali tipiche della gastronomia pugliese. Come specificato, si tratta di specie nitrofile che tendono dunque ad accumulare quantità importanti di nitrati, oppure (nel caso del centocchio) di altri composti anti-nutrizionali come le saponine. Proprio a causa della presenza di tali composti, spesso si consiglia un consumo moderato o addirittura del tutto escluso per quelle piante che vegetano in substrati sottoposti a frequenti concimazioni inorganiche o che ospitano o hanno ospitato piante trattate con fitofarmaci.

Ma di quali specie parliamo esattamente? Noi vi illustriamo quelle che si rinvengono ogni anno su balconi e terrazzi in Puglia, ma le specie naturalmente possono variare a seconda del luogo di crescita e dell’esposizione.

  • Urtica membranacea Poir. – ortica membranosa;
  • Urtica urens L. – ortica minore; 
  • Stellaria media L. (Vill.) – centocchio comune;
  • Veronica arvensis L. – veronica dei campi;
  • Helminthotheca echioides (L.) Holub - aspraggine volgare.

Fatte queste dovute premesse, in tutti gli altri casi, raccoglietele e usatele per condire o farcire le pietanze che più vi piacciono o per preparare antiche ricette della vostra città o del vostro paese. Noi vi consigliamo di adoperare le ortiche per preparare della pasta ripiena, per condire gli gnocchi o per preparare focacce ripiene; grespini e giovani getti di centocchio per insaporire insalate o arricchire condimenti per zuppe e farciture varie; apici teneri e fiori di veronica per arricchire insalate e decorare i vostri piatti.