Proseguono le sperimentazioni in campo e, con la fine di gennaio, ecco arrivare le prime "teste" di 'Cima di cola'. Si è fatta attendere in agro di Mola di Bari, dove è stata messa a dimora a metà luglio insieme ad altre tre varietà locali di cavolfiore ('Agostana', 'Settembrina', 'San Martino') e ad un ibrido commerciale F1 ('Emeraude'). 

Una volta raggiunta la dimensione ideale, le “teste” sono state raccolte e caratterizzate morfologicamente e agronomicamente. I campioni sono stati inoltre preparati per successivi rilievi di carattere nutrizionale, così come previsto dal progetto BiodiverSO Veg.

Sempre parlando di 'Cima di cola', ricordiamo che, oltre che in pieno campo a Mola di Bari per le nostre prove sperimentali, in questo momento numerosissime piante di questa varietà locale sono coltivate anche in orti e sui balconi di partecipanti al progetto di Citizen Science "Adotta un seme".

Gli oltre 100 partecipanti al progetto (tra cui numerosissime scuole) hanno già contribuito in maniera importante ai nostri studi con la trasmissione dei dati relativi alla germinabilità dei semi di 'Cima di cola' e, grazie alle schede di rilevazione fornite, continueranno a supportarci con rilievi morfologici ed osservazioni utili a valutare le capacità di adattamento di questa varietà locale di cavolfiore alle differenti modalità di coltivazione.