'Carota di Polignano', 'Pomodoro Regina', 'Carciofo locale di Mola', 'Cavolo broccolo mugnulu'. Queste sono solamente alcune delle varietà locali di ortaggi presenti tra i 349 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) pugliesi.

Ma cosa è un PAT? I PAT, riconoscimento istituito con l’art.8 del D.Lgs. 173/1998 e regolamentato dal D.M. 350/1999, sono l’espressione della tradizione italiana in tavola; un insieme di prodotti che definiscono, attraverso ricette, preparazioni e tecniche produttive, tramandate di generazione in generazione, la cultura agroalimentare (e non solo) di un’intera nazione. Essi si legano a doppio filo a ricorrenze e usanze delle regioni italiane; la loro riscoperta permette di conservare vivi i ricordi dei nostri avi e di preservare numerose conoscenze - tra cui varietà e razze autoctone - proprie dei territori regionali.

I PAT sono stati oggetto dell'ultimo articolo accademico del gruppo di ricerca di Orticoltura del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) dell'Università di Bari, pubblicato sulla rivista Agriculture, dal titolo "Traditional Italian Agri-Food Products: A Unique Tool with Untapped Potential".

Il lavoro ha analizzato l'efficacia de riconoscimento PAT ai fini della promozione dei prodotti locali e tradizionali italiani, con particolare attenzione ai prodotti vegetali e alle varietà locali, che sono la categoria più rappresentata nell'elenco dei PAT.L'analisi ha incluso una rassegna bibliografica e burocratica, un questionario somministrato ai consumatori e un confronto del riconoscimento PAT coi regimi di Indicazione Geografica (IG) europei (DOP, IGP, STG), al fine di individuare le opportunità, i punti di forza e di debolezza del riconoscimento PAT. In linea con l'analisi SWOT sviluppata nel lavoro, gli autori affermano che il riconoscimento PAT appare poco incisivo in termini di tutela e promozione commerciale dei prodotti locali, anche se potrebbe rappresentare un primo passo utile per l'iscrizione dei prodotti tradizionali italiani ai regimi IG europei.

Gli autori concludono il lavoro suggerendo di migliorare il riconoscimento PAT sviluppando attività di sensibilizzazione dei consumatori, destinando maggiori risorse finanziarie alle produzioni locali tradizionali e proponendo una migliore integrazione con i marchi regionali e privati per tutelare le caratteristiche uniche dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

L'articolo completo è disponibile qui: https://www.mdpi.com/2077-0472/13/7/1313.

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